San Giacomo, il museo del castagno e il bosco delle betulle

 L'antico ospitale di San Giacomo si trova nella frazione di Montetortore in via S. Giacomo. La struttura, menzionata per la prima volta in un documento del 1186, in passato era gestita dai frati e dava alloggio ai pellegrini che attraversavano queste terre per raggiungere la Città Santa.

Il Museo del Castagno è costituito da tre sale e ripercorre la storia della castagna attraverso gli oggetti ad essa legati. Nelle due stanze laterali si trovano gli strumenti per la cura del castagneto e per la lavorazione dei prodotti. Nella sala centrale, invece, una serie di pannelli illustrano i caratteri dell’albero di castagno (tipico della zona), la sua distribuzione nazionale, europea e nel mondo, le malattie e gli innesti. Un angolo della sala, chiamato Fantacastagneto, è utilizzato per ricostruire l’habitat del castagneto e consente ai ragazzi di toccarne con mano le caratteristiche

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Il percorso museale prosegue poi all’esterno dell’Ospitale e si inoltra lungo un sentiero pianeggiante nel cuore dei castagneti di monte San Giacomo. Il sentiero, articolato in 13 tappe, è attrezzato con cartelli informativi che illustrano le fasi della coltivazione del castagno, ripercorrendo le attività da svolgere per la corretta manutenzione e le fasi di vita del frutteto.

L’itinerario esterno si conclude al Bosco delle Betulle. Qui si possono ammirare una serie di specie arboree ed erbacee, anche rare e particolari, tipiche di questa fascia climatica.

Di fronte al Museo del Castagno è situato il Museo-Laboratorio del borlengo collocato in due sale. Una sala è dedicata alla parte espositiva: vecchie padelle per borlenghi, oggetti legati alla cultura e tradizione contadina si alternano a numerosi cartelli esplicativi su dove, come si prepara questo gustoso piatto tradizionale. Nell’altra vi è stato realizzato il laboratorio per insegnare a preparare il borlengo.